giovedì, febbraio 28, 2008
mercoledì, febbraio 27, 2008
lunedì, febbraio 25, 2008
Thomas A. F. Kelly
Ho partecipato in questi giorni, per la prima volta, a due celebrazioni in rito tridentino in occasione della improvvisa scomparsa di Tom Kelly. Kelly, professore di filosofia e capo del dipartimento di filosofia di Maynooth, e' venuto a mancare nella notte tra mercoledi' e giovedi' all'eta' di 51 anni.
Avevo conosciuto Tom Kelly nel 2005, quando l'invitammo a parlare di Sant'Anselmo D'Aosta per l'associazione Atlantis. Lo andai a conoscere a Maynooth, spendemmo un paio di ore assieme e mi fece visitare sia la National University of Ireland che la universita' pontificia. (Il dipartimento di filosofia a Maynooth appartiene ad entrambe le istituzioni.) Lo ricordo come una persona gentilissima, dalla mente brillante, pieno di interessi.
Aveva studiato prima a UCD e poi a Friburgo e a UCD era tornato come assistente di Teresa Iglesias, la mia supervisor. Trasferitosi a Maynooth, per un ventennio ha formato generazioni di studenti, molti dei quali seminaristi. (Qui qualche ricordo di lui)
Come ricorda sul suo blog Eamonn Gaines, altro promettente filosofo irlandese, Tom Kelly e' stato presidente della Irish Philosophical Society e ha fondato tre riviste accademiche. Era un grande appassionato di San Tommaso D'Aquino e proprio in questi giorni avevo letto il programma della conferenza che stava organizzando per il mese di aprile, dedicata al tomismo analitico. L'improvvisa scomparsa di Tom Kelly e' una grave perdita per la filosofia in Irlanda, in particolare per la filosofia cristiana.
Tom frequentava la parrocchia di rito tridentino, da poco istituita, e la messa funebre di oggi e' stata particolarmente toccante.
In occasione della mia visita a Maynooth Tom mi mostro' il piccolo cimitero che si trova all'interno del campus, un cimitero quasi unico nel quale riposano professori universitari e studenti. Da oggi il suo corpo mortale riposa li', in attesa della Resurrezione.
Avevo conosciuto Tom Kelly nel 2005, quando l'invitammo a parlare di Sant'Anselmo D'Aosta per l'associazione Atlantis. Lo andai a conoscere a Maynooth, spendemmo un paio di ore assieme e mi fece visitare sia la National University of Ireland che la universita' pontificia. (Il dipartimento di filosofia a Maynooth appartiene ad entrambe le istituzioni.) Lo ricordo come una persona gentilissima, dalla mente brillante, pieno di interessi.
Aveva studiato prima a UCD e poi a Friburgo e a UCD era tornato come assistente di Teresa Iglesias, la mia supervisor. Trasferitosi a Maynooth, per un ventennio ha formato generazioni di studenti, molti dei quali seminaristi. (Qui qualche ricordo di lui)
Come ricorda sul suo blog Eamonn Gaines, altro promettente filosofo irlandese, Tom Kelly e' stato presidente della Irish Philosophical Society e ha fondato tre riviste accademiche. Era un grande appassionato di San Tommaso D'Aquino e proprio in questi giorni avevo letto il programma della conferenza che stava organizzando per il mese di aprile, dedicata al tomismo analitico. L'improvvisa scomparsa di Tom Kelly e' una grave perdita per la filosofia in Irlanda, in particolare per la filosofia cristiana.
Tom frequentava la parrocchia di rito tridentino, da poco istituita, e la messa funebre di oggi e' stata particolarmente toccante.
In occasione della mia visita a Maynooth Tom mi mostro' il piccolo cimitero che si trova all'interno del campus, un cimitero quasi unico nel quale riposano professori universitari e studenti. Da oggi il suo corpo mortale riposa li', in attesa della Resurrezione.
venerdì, febbraio 22, 2008
martedì, febbraio 19, 2008
Lo sapete che mi piace fare previsioni e che solitamente non sbaglio.
Il 6 aprile 2006, pochissimi giorni prima delle elezioni politiche scrivevo quanto segue:
Ormai ci siamo. Chi (non) vincerà l'ho previsto a febbraio e lo confermo.
Comunque, credo che gli italiani abbiano ora due priorità: liberarsi di Berlusconi, con tutto quello che gli sta intorno, e liberarsi di Prodi, con tutto quello che gli sta intorno. Che vadano a godersi la pensione, questi due settantenni, uno in un'isola caraibica, lontano dalla giustizia, e l'altro in un eremo sull'appennino toscoemiliano.
Come fare? Votando centro-sinistra. Perchè, se dovesse vincere, questa coalizione non durerà molto. Mi pare sempre più chiaro che la vera questione non è il dopo Berlusconi ma il dopo Prodi. L'ideale sarebbe un'aggregazione dei partiti di centro (Margherita, UDEUR, UDC, qualche pezzo di quel che resterà di Forza Italia) e parte dei DS. Casini-Rutelli-Veltroni. Liberarsi di estremisti e nostalgici è l'unico modo per assicurare governabilità. A sinistra rimarrebbero un polo laico-verde-socialista ed i comunisti.
A destra AN con più o meno gli stessi voti e la Lega in libertà.
La questione non è SE ma QUANDO. Subito? Fra otto mesi? Già dal voto di lunedì si dovrebbe cominciare a capire qualcosa.
In quei giorni una simile previsione era molto difficile, tant'è che qualcuno nei commenti aveva scritto: 'com'è bello sognare ...'. Vi ricordo che nell'aprile 2006 Casini era alleato di Berlusconi e Veltroni era semplicemente il sindaco di Roma. Eppure la prospettiva che presentavo, l'asse Casini-Rutelli-Veltroni, si sta avverando e sarà ancora più verosimile dopo le elezioni del 13-14 aprile, elezioni che dovevano segnare il ritorno di Berlusconi ed invece saranno l'inizio della inevitabile fine della sua carriera politica. Vogliamo scommettere che a maggio 2008 l'Italia sarà governata da Casini e Veltroni?
E visto che siamo in tema, prevedo anche la vittoria dei Repubblicani nelle elezioni USA, ma questo è un altro discorso.
Il 6 aprile 2006, pochissimi giorni prima delle elezioni politiche scrivevo quanto segue:
Ormai ci siamo. Chi (non) vincerà l'ho previsto a febbraio e lo confermo.
Comunque, credo che gli italiani abbiano ora due priorità: liberarsi di Berlusconi, con tutto quello che gli sta intorno, e liberarsi di Prodi, con tutto quello che gli sta intorno. Che vadano a godersi la pensione, questi due settantenni, uno in un'isola caraibica, lontano dalla giustizia, e l'altro in un eremo sull'appennino toscoemiliano.
Come fare? Votando centro-sinistra. Perchè, se dovesse vincere, questa coalizione non durerà molto. Mi pare sempre più chiaro che la vera questione non è il dopo Berlusconi ma il dopo Prodi. L'ideale sarebbe un'aggregazione dei partiti di centro (Margherita, UDEUR, UDC, qualche pezzo di quel che resterà di Forza Italia) e parte dei DS. Casini-Rutelli-Veltroni. Liberarsi di estremisti e nostalgici è l'unico modo per assicurare governabilità. A sinistra rimarrebbero un polo laico-verde-socialista ed i comunisti.
A destra AN con più o meno gli stessi voti e la Lega in libertà.
La questione non è SE ma QUANDO. Subito? Fra otto mesi? Già dal voto di lunedì si dovrebbe cominciare a capire qualcosa.
In quei giorni una simile previsione era molto difficile, tant'è che qualcuno nei commenti aveva scritto: 'com'è bello sognare ...'. Vi ricordo che nell'aprile 2006 Casini era alleato di Berlusconi e Veltroni era semplicemente il sindaco di Roma. Eppure la prospettiva che presentavo, l'asse Casini-Rutelli-Veltroni, si sta avverando e sarà ancora più verosimile dopo le elezioni del 13-14 aprile, elezioni che dovevano segnare il ritorno di Berlusconi ed invece saranno l'inizio della inevitabile fine della sua carriera politica. Vogliamo scommettere che a maggio 2008 l'Italia sarà governata da Casini e Veltroni?
E visto che siamo in tema, prevedo anche la vittoria dei Repubblicani nelle elezioni USA, ma questo è un altro discorso.
venerdì, febbraio 15, 2008
La vera storia di Napoli: ucciso bimbo malato
La vera storia di Napoli: ucciso bimbo malato
di GIULIANO FERRARA
Ci sono vere idee come la moratoria sull'aborto, giudicata "oscena" da un bouquet di signore tra le più chic del Paese (vedi nell'inserto del Foglio, l'appello).
Poi ci sono le storie finte, le montature ideologiche per fare panico e bastonare le idee sconvenienti: blitz poliziesco in un ospedale di Napoli, dove la Donna è crocifissa e sottoposta a tortura per colpa del clima di intimidazione propalato da Giuliano Ferrara.
Seguono indignazioni collettive, manifestazioni, strepiti, interrogazioni, pensose e amareggiate riflessioni (...) di grandi medici, parlamentari, ministri della Salute, moralisti, teodem e preti in vena di scherzare.
Poi ci sono le storie vere, le notizie vere. Eccone una che ha questo inevitabile titolo: Napoli, ucciso un bambino perché malato. Ve la racconto nel segno di un impegno doloroso ma sempre più necessario: nominare le cose con il loro nome proprio, dire la verità.
La donna ha 39 anni, dice Repubblica. Suo figlio aveva 21 settimane. Aveva occhi, naso, bocca, braccia, piedi, cuore, sistema nervoso e tutto il resto. Se ne stava lì aspettando di nascere, lottando per vivere. Provava dolore o piacere, a seconda. Erano in simbiosi, sua madre e lui, ma lui non era un parassita. Era un essere umano di sesso maschile. Con un'anomalia che, secondo il maggior esperto italiano, il professor Carlo Foresta, è propria di un nato su cinquecento, e spesso non è nemmeno diagnosticata, chi ce l'ha non lo sa. Era malato, diciamo così. Aveva la sindrome di Klinefelter. Ce l'hanno a decine di migliaia in Italia. Bisogna curarsi. Ci sono seri inconvenienti, tra cui spesso, molto spesso, la sterilità. Ma per il resto uno se la cava e vive, in mezzo agli altri uomini e alle altre donne, curandosi. Io non mi impiccio delle coscienze individuali, né di quella della madre né di quella del padre (scomparso come quasi sempre accade), e nemmeno di quella dei medici.
Merita solidarietà e misericordia la donna che ha abortito in circostanze che hanno creato sospetto e che hanno indotto, ai sensi della legge 194, a un accertamento da parte di un ufficiale di polizia in borghese, donna.
Accertamento svolto in un clima da obbligo legale assolto come si doveva, secondo il procuratore di Napoli adesso ispezionato dal Csm, a quanto pare. Assolto con indelicatezza e insensibilità, secondo coloro che per tutelare la privacy della donna hanno spifferato la cosa ai giornali, i quali hanno violato quella privacy pucciandoci il biscotto in ogni possibile particolare. Allo scopo di difendere quella privacy, naturalmente.
Il tutto in una struttura pubblica ispezionata dalla Turco, che è il ministro della Salute il quale trova crudele curare i neonati prematuri senza l'autorizzazio ne dei genitori e non se ne vergogna. Tutti meritiamo misericordia. Perfino lei.
Il bambino non ha avuto misericordia. Peccato. Non ha avuto nome né vita propria. Non è nato. È stato ucciso con dei farmaci ed espulso, pare, in un bagno. Qualcuno ha deciso per lui. Era uno schiavo moderno. Quelli antichi, nella società romana dove era cresciuto un paganesimo colto, erano persone di famiglia, godevano di tutele, salvo la libertà. Lui niente. Né vita né libertà. Peccato.
Le femmes en colère che mi odiano dicono sui giornali che io do di "assassina" alla donna che abortisce. Non è vero, care signore. Non vi do querela solo perché odio le querele. Io dico un'altra cosa. Siamo tutti responsabili di assassinio culturale.
L'omicidio perfetto che ha ucciso a Napoli un bambino rapinandolo di tutto il suo futuro, solo perché malato, è il frutto del modo in cui tutti viviamo e pensiamo la vita disumanizzandola. Come diceva il teologo Ratzinger, abbiamo «dichiarato eretici l'amore e il buonumore». Ci siamo fatti brutti, sporchi e cattivi voltando la faccia dall'altra parte una volta depenalizzato, a certe condizioni non rispettate, con una legge che non viene rispettata (la 194), l'aborto di massa.
Lo abbiamo scambiato con un diritto, in realtà con il simulacro ideologico di un diritto di libertà che nessuna donna e nessun uomo, se non ingannato dalla cultura del suo tempo, vorrebbe mai esercitare.
Alcuni lavorano per la vita da molti anni. Con quella donna avrebbero parlato per non farla sentire sola e avrebbero cercato di evitare un omicidio. Bisogna portarli in Parlamento, questi volontari. La mia lista serve a questo. E serve a inzeppare di questa gente buona e brava del nostro tempo le altre liste. Sto vincendo, e nonostante la fatica non sono mai stato così felice in vita mia.
© Copyright Il Foglio, 15 febbraio 2008
© Copyright Libero, 15 febbraio 2008
di GIULIANO FERRARA
Ci sono vere idee come la moratoria sull'aborto, giudicata "oscena" da un bouquet di signore tra le più chic del Paese (vedi nell'inserto del Foglio, l'appello).
Poi ci sono le storie finte, le montature ideologiche per fare panico e bastonare le idee sconvenienti: blitz poliziesco in un ospedale di Napoli, dove la Donna è crocifissa e sottoposta a tortura per colpa del clima di intimidazione propalato da Giuliano Ferrara.
Seguono indignazioni collettive, manifestazioni, strepiti, interrogazioni, pensose e amareggiate riflessioni (...) di grandi medici, parlamentari, ministri della Salute, moralisti, teodem e preti in vena di scherzare.
Poi ci sono le storie vere, le notizie vere. Eccone una che ha questo inevitabile titolo: Napoli, ucciso un bambino perché malato. Ve la racconto nel segno di un impegno doloroso ma sempre più necessario: nominare le cose con il loro nome proprio, dire la verità.
La donna ha 39 anni, dice Repubblica. Suo figlio aveva 21 settimane. Aveva occhi, naso, bocca, braccia, piedi, cuore, sistema nervoso e tutto il resto. Se ne stava lì aspettando di nascere, lottando per vivere. Provava dolore o piacere, a seconda. Erano in simbiosi, sua madre e lui, ma lui non era un parassita. Era un essere umano di sesso maschile. Con un'anomalia che, secondo il maggior esperto italiano, il professor Carlo Foresta, è propria di un nato su cinquecento, e spesso non è nemmeno diagnosticata, chi ce l'ha non lo sa. Era malato, diciamo così. Aveva la sindrome di Klinefelter. Ce l'hanno a decine di migliaia in Italia. Bisogna curarsi. Ci sono seri inconvenienti, tra cui spesso, molto spesso, la sterilità. Ma per il resto uno se la cava e vive, in mezzo agli altri uomini e alle altre donne, curandosi. Io non mi impiccio delle coscienze individuali, né di quella della madre né di quella del padre (scomparso come quasi sempre accade), e nemmeno di quella dei medici.
Merita solidarietà e misericordia la donna che ha abortito in circostanze che hanno creato sospetto e che hanno indotto, ai sensi della legge 194, a un accertamento da parte di un ufficiale di polizia in borghese, donna.
Accertamento svolto in un clima da obbligo legale assolto come si doveva, secondo il procuratore di Napoli adesso ispezionato dal Csm, a quanto pare. Assolto con indelicatezza e insensibilità, secondo coloro che per tutelare la privacy della donna hanno spifferato la cosa ai giornali, i quali hanno violato quella privacy pucciandoci il biscotto in ogni possibile particolare. Allo scopo di difendere quella privacy, naturalmente.
Il tutto in una struttura pubblica ispezionata dalla Turco, che è il ministro della Salute il quale trova crudele curare i neonati prematuri senza l'autorizzazio ne dei genitori e non se ne vergogna. Tutti meritiamo misericordia. Perfino lei.
Il bambino non ha avuto misericordia. Peccato. Non ha avuto nome né vita propria. Non è nato. È stato ucciso con dei farmaci ed espulso, pare, in un bagno. Qualcuno ha deciso per lui. Era uno schiavo moderno. Quelli antichi, nella società romana dove era cresciuto un paganesimo colto, erano persone di famiglia, godevano di tutele, salvo la libertà. Lui niente. Né vita né libertà. Peccato.
Le femmes en colère che mi odiano dicono sui giornali che io do di "assassina" alla donna che abortisce. Non è vero, care signore. Non vi do querela solo perché odio le querele. Io dico un'altra cosa. Siamo tutti responsabili di assassinio culturale.
L'omicidio perfetto che ha ucciso a Napoli un bambino rapinandolo di tutto il suo futuro, solo perché malato, è il frutto del modo in cui tutti viviamo e pensiamo la vita disumanizzandola. Come diceva il teologo Ratzinger, abbiamo «dichiarato eretici l'amore e il buonumore». Ci siamo fatti brutti, sporchi e cattivi voltando la faccia dall'altra parte una volta depenalizzato, a certe condizioni non rispettate, con una legge che non viene rispettata (la 194), l'aborto di massa.
Lo abbiamo scambiato con un diritto, in realtà con il simulacro ideologico di un diritto di libertà che nessuna donna e nessun uomo, se non ingannato dalla cultura del suo tempo, vorrebbe mai esercitare.
Alcuni lavorano per la vita da molti anni. Con quella donna avrebbero parlato per non farla sentire sola e avrebbero cercato di evitare un omicidio. Bisogna portarli in Parlamento, questi volontari. La mia lista serve a questo. E serve a inzeppare di questa gente buona e brava del nostro tempo le altre liste. Sto vincendo, e nonostante la fatica non sono mai stato così felice in vita mia.
© Copyright Il Foglio, 15 febbraio 2008
© Copyright Libero, 15 febbraio 2008
mercoledì, febbraio 13, 2008
martedì, febbraio 12, 2008
Accaparrare (Dizionario dell'Omo Salvatico)
Accaparrare
Che bel verbo!
Io accaparro,
tu accaparri,
colui accaparra.
Non c’è da far altro, in questo basso mondo, se non accaparrare e godere della roba accaparrata finché non si crepi.
Se ci fosse il Paradiso …
Ma la scienza l’ha distrutto come tutte le altre favole scioccamente inventate dai preti e dai poeti.
E allora poiché il Paradiso, se si vuole, bisogna saperselo fabbricare sulla terra,
io accaparro,
tu accaparri,
colui accaparra.
Ecce verbum!
Che bel verbo!
Io accaparro,
tu accaparri,
colui accaparra.
Non c’è da far altro, in questo basso mondo, se non accaparrare e godere della roba accaparrata finché non si crepi.
Se ci fosse il Paradiso …
Ma la scienza l’ha distrutto come tutte le altre favole scioccamente inventate dai preti e dai poeti.
E allora poiché il Paradiso, se si vuole, bisogna saperselo fabbricare sulla terra,
io accaparro,
tu accaparri,
colui accaparra.
Ecce verbum!
mercoledì, febbraio 06, 2008
Abisso (Dizionario dell'Omo Salvatico)
Abisso
Dice il Signore, l’Abisso invoca l’abisso. Difatti l’infinita furfanteria dei politicanti invoca l’infinita imbecillità dei governati; la profonda ignoranza dei maestri postula la profondissima ottusità dei discepoli; e l’abisso dei nostri peccati chiama l’abisso della misericordia divina.
Il dottor Enteroclismi gridava un giorno così: - Badate bene: tra la scienza e la fede c’è un abisso, tra l’esperienza e la rivelazione, c’è un abisso, tra il pensiero moderno e i dogmi della chiesa, c’è un abisso, tra le tenebre del medioevo e lo splendore del secolo ventesimo c’è un abisso …..
Ma in quel momento, non accorgendosi che la botola di una fogna era stata aperta proprio allora sul marciapiede, vi cascò dentro tutto quanto e si udì la sua voce cavernosa che gridava dal fondo melmoso della chiavica: Abisso … Abisso ….
Dice il Signore, l’Abisso invoca l’abisso. Difatti l’infinita furfanteria dei politicanti invoca l’infinita imbecillità dei governati; la profonda ignoranza dei maestri postula la profondissima ottusità dei discepoli; e l’abisso dei nostri peccati chiama l’abisso della misericordia divina.
Il dottor Enteroclismi gridava un giorno così: - Badate bene: tra la scienza e la fede c’è un abisso, tra l’esperienza e la rivelazione, c’è un abisso, tra il pensiero moderno e i dogmi della chiesa, c’è un abisso, tra le tenebre del medioevo e lo splendore del secolo ventesimo c’è un abisso …..
Ma in quel momento, non accorgendosi che la botola di una fogna era stata aperta proprio allora sul marciapiede, vi cascò dentro tutto quanto e si udì la sua voce cavernosa che gridava dal fondo melmoso della chiavica: Abisso … Abisso ….
lunedì, febbraio 04, 2008
Costipazione, zucca, cuoio, santantonio, ormoni femminili
Spesso mi chiedo chi e perche' legge questo blog. Secondo le statistiche del momento, qualcuno e' arrivato da queste parti digitando su Google 'significato di essere costipato'!!!!
Provate anche voi, pare che il mio blog sia la prima di 761 pagine web che rispondono a tale chiave di ricerca. Un bel primato, tutto sommato.
Altri lettori sono atterrati su questi lidi attraverso un gruppo di discussione in lingua spagnola dedicato a Raffaella Carra'!!
Mi hanno scambiato per il foro italiano dell'eurofestival. Cose da pazzi.
C'e' poi chi e' arrivato qui cercando 'chi mangia la zucca si scordi il latte', un proverbio del quale ignoro completamente il senso, 'caro santantonio', 'stefano parrini lavorazione cuoio', e per finire in bellezza, 'ormone femminile fsh alto al terzo giorno di ciclo pari al 23%'.
Provate anche voi, pare che il mio blog sia la prima di 761 pagine web che rispondono a tale chiave di ricerca. Un bel primato, tutto sommato.
Altri lettori sono atterrati su questi lidi attraverso un gruppo di discussione in lingua spagnola dedicato a Raffaella Carra'!!
Mi hanno scambiato per il foro italiano dell'eurofestival. Cose da pazzi.
C'e' poi chi e' arrivato qui cercando 'chi mangia la zucca si scordi il latte', un proverbio del quale ignoro completamente il senso, 'caro santantonio', 'stefano parrini lavorazione cuoio', e per finire in bellezza, 'ormone femminile fsh alto al terzo giorno di ciclo pari al 23%'.
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