domenica, settembre 01, 2002


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi
chi non cambia la marcia
chi non rischia e cambia colore dei vestiti
chi non parla e non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia
chi non legge
chi non ascolta musica
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amore proprio
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

Pablo Neruda

1 commento:

Pierangelo ha detto...

Ho appena scoperto che la poesia non è stata scritta da Neruda. Vedi qui.