martedì, novembre 20, 2018

Silvana De Mari e il suo “no” all’anonimato dei venditori di sperma


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Forte e chiara si è levata, in questi giorni, la voce di Silvana De Mari che, dalle pagine del quotidiano La Verità ha lanciato, senza esitazione, la proposta di una moratoria internazionale perché sia vietato l’ anonimato dei “donatori”, o sarebbe meglio dire venditori, di sperma.
La questione della fecondazione in vitro, infatti, pone una serie di problematiche, oltre che di ordine etico anche di ordine biologico e di ereditarietà genetica. Ci riferiamo in modo particolare alla questione della “donazione” dello sperma perché, incredibile ma vero, persino nell’industria che fabbrica le persone, dove tutto sembra essere perfettamente studiato, pianificato, secondo una catena di montaggio implacabile (vendita di ovuli – vendita di sperma – utero in affitto) e dove ogni singolo, agghiacciante, passaggio viene giustificato alla luce di una mentalità buonista che trasforma un grave atto di crudeltà, come quello di mettere deliberatamente al mondo orfani di padre o di madre, in un atto d’amore, qualcosa può andare storto.

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