Ogni volta che fai del bene, fratello, rivolgiti umilmente a Gesù: « Questo tuo ” manovale” ti ringrazia, o Signore. Senza di te non avrei potuto operare il bene e, comunque, la mia opera non sarebbe stata proficua ».
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« Molta la mésse e pochi gli operai: pregate dunque il
Padrone della mèsse che mandi operai alla sua messe» . Ma il mondo non vuole e
spesso odia gli operai. della mèsse (i sacerdoti del Cristo) perché con la loro
sola presenza gli ricordano che tutto è caduco.
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Oggi tutto è moda: persino la poesia, persino la politica.
Ecco perché vale la pena di interessarsi di cose più alte: l’infinito, l’eterno.
Quando diventeranno moda anche queste, l’umanita s'avvierà forse verso la
salvezza.
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Dirò al mio nemico con Sant’Agostino: « Per quanto mi porti
odio, per quanto ti accanisca a detestarmi, sei mio fratello. Riconosco in te l’immagine
del Padre mio. Cattivo fratello, ma fratello mi sei. Dici anche tu infatti, al
par di me: Padre nostro che sei nei Cieli ».
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« Bussate e vi sarà aperto ». Ma non lo speri chi ricorre a
Dio quando gli fa comodo, cioè per egoismo. Bisogna vivere nel suo timore e
nella sua legge; altrimenti è inutile bussare. Quella porta rimarrà inesorabilmente
sbarrata.
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«Ruit hora »: ma senza più spavento quando siamo sulla
strada del Signore. L’ora scorre sul quadrante della vita con la certezza di
abbreviare la prova.
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Amiamo, si, il mondo e tutte le cose belle create: cielo
mare stelle fiori monti sole luna, ma di più, infinitamente di più, amiamo e adoriamo
il Creatore: avidi di bellezze create, ma innamorati di Lui, bellezza infinita.
21 luglio 1946
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