sabato, gennaio 18, 2003

Ho visto Gangs of New York di Scorsese. Un film sulla New York ottocentesca, sugli scontri tra residenti e nuovi immigrati irlandesi.
Un film intenso, lungo, crudo, difficile da interpretare.
La ricostruzione di New York, realizzata a Cinecittà è perfetta e la si può visitare attraverso il sito.
Un film difficile da interpretare, dicevo, ma mi ha fatto pensare alla difficoltà degli immigrati, alla violenza che c'è sempre stata nella storia americana, alla necessità di costruire la pace e la convivenza sulla giustizia.
Mi ha fatto pensare a quanto è cambiata quella città, a quante braccia l'hanno costruita, ai milioni di irlandesi che hanno lasciato la casa, fino a pochissimi anni fa.
Ora che l'Irlanda è diventata terra di immigrazione, ed io ne so qualcosa, è bene non dimenticarlo.


Oh my love, it's a long way we've come.
From the freckled hills, to the steel and glass canyons.
From the stony fields, to hanging steel from the sky.
From digging in our pockets, for a reason not to say goodbye.

These are the hands, that build America.
America.

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