lunedì, agosto 04, 2003

Qualche ricordo delle 5 giornate dublinesi.

Intanto la sistemazione. Non essendo riuscito ad imboscarmi nel campus, tranne l'ultima notte, ho preferito dormire in un ostello al centro. Avrei potuto approfittre anche di un letto dalle parti di Phoenix Park ma troppo scomodo e lontano da Belfield. Ho provato al Marlborough Hostel ma era pieno, quindi mi sono accontentato del Raimbow, alla media di 15 euro a notte. Preferisco l'altro, più economico e con qualche confort in più.

Dublino d'estate non è quella che preferisco, orde di ragazzini italiani un po' ovunque, specialmente sul 10.
Capisco che è pericoloso girare da soli ma in compagnia difficilmente si impara l'inglese. Almeno mischiatevi un po', gli spagnoli non mancano, neppure i giapponesi.

Ho cenato una sera con diversi italiani emigrati da qualche anno. Strana tipologia: trentenni, laureati, arrivati qui più per imparare l'inglese che per vera necessità, prima o poi torneranno in patria. Anche questo è brain drain.
Trovare lavoro non è difficile, o almeno non lo è stato finora, l'Irlanda ha avuto negli ultimi dieci anni una crescita economica impressionante e, anche se nessuno lo dice, dall'Italia si continua ad emigrare.

Sul versante musicale, in cima alla classifica degli album ci sono The Thrills, che in Italia si ascoltano raramente. Da segnalare il nuovo live dei The Frames e quello che gli Aslan registreranno fra qualche giorno a Vicar Street, in un concerto andato subito tutto esaurito.
La musica ballata non è cambiata (mentre io dopo un mese di riposo mi sono dimenticato tutti i passi), unica novità Beyonce, che va alla grande. Al Q Bar il riff ce l'hanno ripetuto 3 minuti prima di far partire il pezzo.

Il tempo è stato ottimo, ossia 4 giorni di pioggia ed uno moderatamente soleggiato. Non cercavo altro.
Ho passato due giornate intere a traslocare, ho salutato un po' di amici che non rivedrò più e, con l'aiuto di S. Antonio, ho chiarito un po' di situazioni lasciate in sospeso.



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