mercoledì, febbraio 19, 2020

L'arte di amare come Dio


Beato l'uomo che può amare tutti nello stesso modo. Beato l'uomo che non si attacca a nulla di ciò che è corruttibile e passeggero. (...)
Chi ama Dio ama anche pienamente il prossimo. Tale uomo non sa trattenere ciò che ha, ma lo dà come Dio, dà a ciascuno ciò di cui ha bisogno. Chi fa l'elemosina a imitazione di Dio ignora la differenza tra il buono e il cattivo, il giusto e l'ingiusto (cfr Mt 5,45), se li vede soffrire. Dà a tutti allo stesso modo, secondo il loro bisogno, anche se preferisce per la buona volontà l'uomo virtuoso all'uomo corrotto. Come Dio, che per natura è buono e non fa differenze, ama ugualmente tutti gli esseri come opera sua, ma glorifica l'uomo virtuoso perché gli è unito per la conoscenza e nella sua bontà ha pietà dell'uomo corrotto e con l'insegnamento lo fa ritornare, così chi è naturalmente buono e non fa differenze ama tutti allo stesso modo. Ama l'uomo virtuoso per la sua natura e la sua buona volontà. E ama l'uomo corrotto per la sua natura e per compassione, poiché ha pietà di lui come di un folle che si dirige verso le tenebre.
L'arte di amare non si rivela solo nel condividere ciò che si possiede, ma molto di più ancora nel trasmettere la parola e servire gli altri nei loro bisogni. (...) "Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori" (Mt 5,44).
   

San Massimo il Confessore (ca 580-662)
monaco e teologo
Centuria I sull'amore, n. 17, 18, 23-26, 61

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