domenica, settembre 12, 2021

Padre Giovanni Scalese, superiore della missione cattolica in Afghanistan. “Nessuno di noi si aspettava una fine così repentina”

Una testimonianza preziosa direttamente da Kabul. Padre Giovanni Scalese, sacerdote Barnabita, è stato fino al 25 agosto scorso superiore della missione cattolica Missio sui iuris dell’Afghanistan istituita da Giovanni Paolo II nel 2002. È stato tra gli ultimi a lasciar la sede dell’ambasciata italiana nella capitale afghana, dove era rimasto per tutelare e raccogliere la piccola comunità di 5 suore missionarie della Carità con 14 bambini disabili loro affidati. Un gesto coraggioso degno di un vero sacerdote, che è stato notato e apprezzato ovunque. 

Padre Scalese è peraltro un personaggio noto, stimato e anche rimpianto a Firenze: è stato infatti docente di storia e filosofia nel prestigiosissimo e storico “Collegio alla Querce”, di cui è stato anche rettore dal 1994 al 1999, poco prima della sua chiusura dopo circa un secolo e mezzo di gloriosa e benemerita attività. Un’istituzione che ha formato intere generazioni di fiorentini e parte della classe dirigente della città, con un bellissimo motto Ingentes tendat ramos et tempora cingat, di origine parzialmente virgiliana. Dopo la sua partenza da Firenze, è stato dal 2000 al 2006 assistente generale del suo ordine e dal 2003 al 2009 missionario nelle Filippine e in India. Negli ultimi sette anni è rimasto invece a Kabul, superiore della missione; un incarico certo non tra i più “tranquilli”. 

Qui l'intervista: https://www.leomagazineofficial.it/2021/09/11/le-interviste-del-leo-45-padre-giovanni-scalese-superiore-della-missione-cattolica-in-afghanistan-nessuno-di-noi-si-aspettava-una-fine-cosi-repentina/

  

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