martedì, marzo 16, 2004

Ieri ho visto The Passion of the Christ.
Difficile da commentare; è un film crudo, come la storia che narra d'altronde, la storia di un'esecuzione capitale.
L'ambientazione e i costumi sono suggestivi, tutta la ricostruzione è perfetta e la scelta delle lingue antiche è geniale.
Le scene più belle sono quelle che non si riferiscono alla passione ma ai momenti della predicazione precedente;
la passione di Cristo infatti ha senso solo alla luce della sua Incarnazione e della sua Resurrezione.
Sono rimasto colpito dall'enfasi sulle figure femminili, che sono tutte positive. Non tradiscono, non condannano, non rinnegano, non deridono. Non ci avevo mai pensato ma nel racconto evangelico le donne sono l'elemento di umanità, di partecipazione, in una situazione di estrema ingiustizia e sofferenza.
Qualche particolare non m'è piaciuto ma evito di menzionarlo per non togliere la sorpresa. Non è un capolavoro ma bisogna vederlo se non altro per poterne parlare con cognizione.


I'm pushing an elephant up the stairs
I'm tossing up punchlines that were never there
Over my shoulder a piano falls
Crashing to the ground

I'm breaking through
I'm bending spoons
I'm keeping flowers in full bloom
I'm looking for answers from the great beyond


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