venerdì, maggio 04, 2007

You can call me doctor





La scorsa settimana si è svolta la cerimonia di conferimento dei titoli accademici per le facoltà di Arts e di Human Sciences. Il sottoscritto, al centro della foto, è stato ufficialmente proclamato Doctor in Philosophy.
Cliccando sulla foto si ottiene una migliore definizione. Da notare i diversi colori delle toghe accademiche. Io indosso quella del mio college, ovviamente. (qui qualche spiegazione) Ho sempre pensato che i colori delle toghe dei professori indicassero la facoltà di appartenenza mentre invece rappresentano le università dove si sono addottorati. Gerard Casey, il mio supervisore, ha studiato a Notre Dame, mentre Teresa Iglesias ad Oxford.
Oxford ha delle regole molto precise per quanto riguarda l'abbigliamento accademico.
Michele, vuoi raccontarci qualcosa della vita oxoniense?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grandissimo Angelo, complementi! E poi sei davvero fascinoso col pizzo, ti aumenta l'aria da filosofo.

Per quanto riguarda i gowns, è vero, anche se io sapevo che qui in Inghilterra è un privilegio accordato solo agli addottorati di Oxford e Cambridge. Ma proverò ad informarmi e ti farò sapere.

Sulle regole di Oxford ti confesso che non sono molto ferrato. Tuttavia prometto che studierò e presenterò una pronta relazione. Intanto, però, posso trascrivere la prima regola che si trova al capitolo "Regulations for the Degree of Doctor of Philosophy", nel volume "Examinations Regulations 2006" (1126 pagine, indici esclusi!):

"Any member of the University who has been admitted to the Status of Student for the Degree of Doctor of Philosophy and who has satisfied the conditions prescribed by this degree may supplicate (sic!) for the Degree of Doctor of Philosophy".

In altri termini, qui siamo tutti supplici in preghiera...

Michele L.

Anonimo ha detto...

Complimenti Angelo.
Grandi cose.
mf

lostranierodielea ha detto...

In imperdonabile ritardo, ma non potevo non mandarti una stretta di mano e un abbraccio, doc.