venerdì, giugno 03, 2005

Parla l'ex Segretario del Partito Radicale

«Io mi asterrò perchè è il modo politico più efficace per rigettare i quesiti. È la risposta giusta perchè chi vota no involontariamente aiuta chi vuole il sì e imbalsama la legislazione attuale delegittimando la possibilità di modificare la legge. Il non raggiungimento del quorum lascia la strada aperta a un miglioramento della legge, mentre il Sì farebbe un macello, producendo una legge inaccettabile. Questa legge non è perfetta, va migliorata. Ma per migliorarla è indispensabile verificarla e affinarla. L'estrema complessità del tema forza i promotori dei quesiti a delle semplificazioni sbagliate. Sciabolate e accettate, necessarie per arrivare a coinvolgere il grande pubblico, sono la negazione della complessità della materia e quindi l'astensione rappresenta un radicale rifiuto di questa impostazione. In secondo luogo, l'astensione è il modo politico più efficace per rigettare questa contesa. Chi vota No, involontariamente aiuta la battaglia del Sì. Tutti coloro che definiscono in modo aggressivo la scelta dell'astensione, in passato, almeno una volta, si sono politicamente astenuti su altri quesiti. È singolare che oggi chi in passato ha promosso l'astensione attiva, definisca furbesca, miserabile e ipocrita l'azione per l'astensione attiva su questi 4 referendum.
Aver promosso i referendum sulla fecondazione contrasta con il programma dell’Ulivo di questa legislatura. Ci sono state chiare forzature ed errori che gli alleati della Fed hanno compiuto nel promuovere, in quanto partiti, questo referendum.»

Francesco Rutelli.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Se non fosse un po' stridente, direi che sono lietissimo di vedere che Rutelli ha tirato fuori le cosiddette in questi ultimi giorni. Avanti così! e...
NON VOTARE

Anonimo ha detto...

Caro Angelo, il sì non farebbe alcun macello (né storicamente in Italia ci si è astenuti dall'intervenire dopo un referendum abrogativo). La scoperta che la legge non è perfetta Rutelli la poteva fare prima, e così tutti quelli che l'hanno votata. (Non si trova un parlamentare che dica che la legge va bene così com'è). L'estrema complessità del tema è una scemenza: prima di dire che il tema non va sottoposto al referendum per via della sua complessità, un democratico doc passerebbe mattina pomeriggo sera e notte a fare informazione dibattito ecc. ecc., e un partito non si nasconderebbe.
Trovo comprensibile che chi vuol cambiare la legge in un senso diverso da quello suggerito dai referendum si astenga; trovo poco credibile questa motivazione quando a farlo sono i parlamentari che questa legge hanno votata. Sono sicuro che tu trovi privo di qualunque peso l'argomento (che pure tu usi): quelli che oggi si scandalizzano per l'astensione ieri si astenevano, perché tu stesso stai continuamente a dire: il fatto che uno sbaglia (che la Spagna) non autorizza me a fare altrettanto. E comunque, la cosa non mi riguarda, non essendomi io astenuto neanche in passato. Io giudico però (legittimo ma) vergognoso (anzitutto per il mio Paese, dal punto di vista del suo grado di maturità civile e politica), non che tu ti astenga, ma che si organizzi l'astensione, che dai pulpiti e dalle massime cariche istituzionali vengano inviti all'astensione. Eppoi io dal mio prete non voglio un invito a votare in un modo o nell'altro, voglio un invito a riflettere bene e un aiuto magari a tirare le conclusioni, ma le conclusioni le voglio tirare da me
(8e mia figlia mi sta tirando la giacca, devo salutarti)
(Se i ref. contrastino il programma dell'Ulivo lo ignoro, ma non me ne importa poi molto
CiaoAz. par

Angelo ha detto...

1. Il sacrificio di embrioni umani è un macello vero e proprio.

2. In Parlamento ci si confronta e si trova la soluzione che accontenti una significativa maggioranza. Le imperfezioni restano e posso essere corrette quando, con il tempo, la legge è stata testata.

3. Informazione e dibatto qui non sono mancati. Che il tema sia complesso è difficile negarlo ed infatti continuo a leggere ovunque stupidaggini inaudute.
Lo scontro l'hanno voluto i referendari e ciò non ha aiutato a ragionare. Temi così delicati non si affrontano con un quiz.

4. L'astensione è il metodo più efficace anche per chi la legge non vuole cambiarla affatto.

5. Io non mi astengo perchè altri l'hanno fatto in passato. Mi astengo perchè ritengo sia giusto e se qualcuno critica non il merito ma il metodo, gli mostro le sue contraddizioni. Se tu, Az. Par., in passato non ti sei mai astenuto, ben per te. Io rispetto la tua scelta e pertanto ti chiedo di rispettare la mia, senza insulti.

6. E' vergognoso esercitare un diritto costituzionale? Ma per favore ...

7. Tu sei liberissimo di tirare le tue conclusioni, nessuno verrà a controllarti. La gerarchia ecclesiastica ha il dovere di indirizzare i fedeli quando sono in gioco valori fondamentali quali la salvaguardia della vita e la dignità della persona. Poi è la coscienza individuale che decide.

8. Richiamare i partiti dell'Ulivo al rispetto dei patti è stato uno dei passaggi più significativi di Rutelli dal punto di vista politico.
Grande esempio di coraggio e autonomia.

Bye
AB

Anonimo ha detto...

Scusa Angelo, una domanda: qual è l'aspettativa di vita dei tre embrioni impiantati? Voglio dire: solo se c'è scientifica certezza che nessuno di essi muoia si prefigura la legittimità morale (etica e legale) della legge (rimanga questa o cambi). In caso contrario essa è agli antipodi della vera fede e della legalità perché autorizza legalmente il macello rutelliano di esseri umani in atto.
Tu cosa pensi al riguardo?
Ciao
thewreck

Anonimo ha detto...

8. Qui mi cogli impreparato, e perciò ti chiedo: nei patti c'era di non fare una legge in materia, di farla così come è stata fatta, di procedere in ordine sparso? Cosa c'era nel programma non so: se nel programma c'era l'impegno a non fare referendum in materia, Rutelli fa bene a ricordare l'impegno, a me dispiace che abbiano preso un simile impegno;
7. Ecco, se ogni invito all'astensione fosse accompagnato dalla considerazioni che poi la coscienza individuale decide mi dispiacerebbe molto meno, ma non mi pare che Ruini abbia detto questo, né basta che si sappia che è così;
6. No, è vergognoso invitare gli altri ad astenersi, specie da certi pulpiti. Non è un diritto costituzionale invitare gli altri ad astenersi, ed è ai miei occi vergognoso moralmente e civilmente.
5. Qual è l'insulto? Io rispetto la tua scelta, sul piano del diritto costituzionale, non faccio nulla per conculcarla o limitarne gli effetti, la diffusione ecc. ecc., ma non puoi chiedermi, proprio tu non puoi chiedermi di approvarla moralmente e civilmente: com'è la Chiesa non può non esercitare il suo giudizo morale, ed io invece devo limitare il mio? (qui ho scrito tu, ma in realtà, lo ripeto, il punto è anzitutto l'esortazione all'astensione altrui)
4. No, il non sarebe di gran lunga più efficace. Mi spieghi perché il 51% di no sarebbe efficace quanto il 51% di astenuti?
3. Non puoi parlare di diritto costituzionale e poi chiamare i referendum un quiz: non mi pare che la costituzione li chiami così. Quanto alla complessità, non l'ho mica negata (benché sia abbondantemente sopravvalutata: ho apena spiegato alla signora che viene a fare le pulizie la posta in gioco: ha capito benissimo in un momento; e no credo che il voto politico sia più semplice, e neppure quello amministrativo, e intendi un voto cnsapevle e informato). H detto però che dai democratici mi aspetto non la limitazione delle espressioni di voto, ma il loro ampliamento, insieme al più ampio dibattito civile che renda il voto sempre più maturo e cnsapevole. E di nuovo: non mi pare che la costituzione limiti le materie oggetto di referendum in ragione della loro complessità.
2. Certo, certo... Avrei voluto vedere senza i referendum tutti questi parlamentari che hanno approvato la legge a modificarla (e se il referendum fallisce, li vglio proprio vedere).
1. L'ergastolo, ci vuole!

Angelo ha detto...

The wreck, non possiamo considerarci colpevoli della morte di embrioni se è stato fatto il possibile per evitarla.
Il numero di ovociti da fecondare lo stabilisce il medico in base al caso particolare, la legge pone un limite massimo per evitarne una sovraproduzione. E' vero che la tecnica artificiale comporta un alto tasso di insuccessi ed è per questo moralmente discutibile ma la legge ha cercato un equilibrio tra istanze (anche etiche) diverse. Pertanto dico che dal mio punto di vista non è perfetta ma preferisco non peggiorarla.